L’attore senza ruolo non ha personaggi dietro cui nascondersi, né testi drammaturgici da mettere in scena; si espone sul palcoscenico senza cadere nella trappola della rappresentazione. Infatti recita astrattamente, non interpreta, anzi tradisce il personaggio-testo, lo fa diventare un modo della sua personale tensione al senso del mondo. Il suo lavoro si inserisce all’interno del filone dell’attore-autore, che ha avuto in Carmelo Bene e in Leo De Berardinis i suoi più importanti rappresentanti. Il volume è una raccolta di saggi divisa in due parti speculari. Nella prima – l’attore è un essere fonico – si analizza teoricamente e tecnicamente la voce recitante, nella seconda – cronache di teatro – lo sguardo si allarga all’analisi di alcune esperienze fondamentali di teatro contemporaneo, da Michele Perriera al Teatro delle Albe, con una nota critica sul fenomeno del “teatro di narrazione”. Completano il volume le note critiche di Antonio Attisani e Marco Palladini.
→ L’attore senza ruolo (file pdf, 1,9 mb).
Indice:
Prologo. Du fond d’un naufrage
Prima parte. L’attore come «essere fonico»
– La voce recitante
– L’attore è un poeta
– Poesia è la voce
Seconda parte.Cronache di teatro
– Il corpo invasato. L’attore in Michele Perriera
– La negazione teatrale di Rino Sudano
– L’Hamletmaschine come gesto di radicale dissidio
– Il teatro di narrazione
– Carmelo Bene, o della critica dell’economia dello spettacolo
– Passare la mano o sparigliare? «La mano» del Teatro delle Albe
Terza parte. Un artista del corpo
Epilogo. L’attore capovolto
Appendice
– Celebrazione di una sconfitta, di Antonio Attisani
– L’attore come intellettuale del teatro, di Marco Palladini
Avvertenza
Bibliografia